Joseph Paul KLEIHUES, Checkpoint Arkaden, Berlin-Kreuzberg, 1994-1996



Si tratta di un edificio multifunzionale con spazi per uffici per circa 12.000 mq, negozi al dettaglio e 10 appartamenti di lusso con una superficie da 44 a 62 mq. La costruzione si trova nella Südliche Friedrichstadt, proprio a fianco del Checkpoint Charlie, il passaggio di confine tra Berlino Ovest e Berlino Est durante la Guerra fredda. Si tratta, quindi, di un luogo storico di grande importanza anche simbolica, dove per decenni c’è stata la presenza delle forze alleate. L’edificio di Kleihues completa verso nord lisolato storico denominato Block 5, delimitato da Friedrichstraße, Zimmerstraße, Charlottenstraße e da Kochstraße/Rudi-Dutschke-Straße, ripristinato a partire dal 1980 col concorso "Vivere e lavorare nella Südliche Friedrichstadt", promosso dall’IBA 84 e vinto da Eisenman. La proposta vincitrice prevedeva di "mantenere aperto il vuoto" verso il lato nord, in quanto il lato si affacciava sul Muro lungo la Zimmerstraße. Successivamente, però, questa proposta venne scartata, e, dopo la caduta della DDR, le aree ancora libere vennero acquistate da potenti investitori che edificarono l’isolato lungo tutto il perimetro. Oggi questo complesso terziario si trova in una posizione prestigiosa della nuova Berlino, caratterizzata dalla compresenza di edifici storici e moderni, realizzati da importanti firme dell’architettura internazionale. Ha una planimetria a U ed occupa tutto il lato settentrionale dell’isolato. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati materiali di alta qualità come acciaio, vetro e terracotta. Al centro della facciata su Zimmerstraße, si apre un imponente ingresso con pavimento in pietra naturale. Questo alto portale, che attraversa l’intero corpo di fabbrica, permette di entrate nella corte interna, sotto cui sono presenti ben quattro piani interrati con parcheggi per 230 posti macchina. Come già in altri interventi di Kleihues di questo periodo, i vani scala sistemati negli angoli Friedrichstraße/Zimmerstraße e Zimmerstraße/Charlottenstraße, sono inseriti in due torri vetrate a pianta ellittica alte 29 mt, le cui forme, se viste dalla strada, ricordano quelle della prua di una nave. Sono disposte lungo la bisettrice dell’angolo dell’isolato, conferendo, con questa soluzione, dinamicità all’iinsieme, contrastando quindi con la struttura storica dei blocchi geometrici e compatti della Friedrichstadt. Al blocco in pietra tradizionale, in questo progetto Kleihues ha optato per una facciata completamente vetrata, sulle cui superfici si riflettono in continuazione passanti, automobili ed edifici circostanti, come a voler simbolicamente suggerire la ritrovata vitalità della Zimmerstraße dopo l’abbattimento del Muro. La superficie della facciata è quasi completamente occupata da grandi finestre quadrate con telai metallici a croce greca che dividono le aperture in quattro parti uguali; le parti piene sono ricoperte da pannelli in ceramica verde-azzurro. Le originali strutture angolari, arrotondate e aggettanti sugli angoli stradali, si innalzano per cinque livelli e culminano con un profilo appuntito. Ai loro lati sono presenti due blocchi perpendicolari tra loro, anch’essi aggettanti, strutturati su cinque livelli completamente vetrati, che riprendono il disegno della facciata maggiore. Questa combinazione di volumi accentua la complessità e la dinamicità della soluzione angolare adottata. Sui bracci minori, oltre ai livelli disposti sul filo stradale, come è tipico per l’edilizia della Friedrichstadt sono presenti altri due piani attici disposti a gradoni. Lungo la Zimmestraße è presente una sequenza di 12 negozi la cui superficie varia dai 100 ai 150 mq. Oltre la cornice di gronda è disposto un solo piano arretrato, ma con copertura a falda inclinata. La costruzione è dotata di moderni spazi per uffici, attrezzati con impianti tecnologici di alto livello, doppia pavimentazione con strato intermedio vuoto, sistemi di aria condizionata, grandi sale di riunione, ascensori. Gli spazi per uffici hanno superfici flessibili e adattabili alle mutevoli esigenze degli utenti. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)