HILMER+SATTLER, Hotel "The Ritz-Carlton" Berlin + Tower Apartments, Berlin-Tiergarten, 2002-2004




BEISHEIM-CENTER AM POTSDAMER PLATZ, 2000-2004
Il Beisheim-Center è un complesso urbanistico realizzato da un singolo investitore, Otto Beisheim, il cui nome è stato inciso con grandi caratteri dorati nel cemento dell’edificio principale. Sorge sul Lenné-Dreieck, un lotto storico ai margini del Tiergarten, dalla forma triangolare delimitato da Lennéstraße, Ebertstraße e Bellevuestraße; comprende banche, uffici direzionali, hotel, negozi e appartamenti privati. Già nel 1991 lo studio Hilmer+Sattler aveva vinto il concorso urbanistico per la sistemazione dell’intera area di Potsdamer Platz, in cui vennero specificati l’altezza di gronda degli edifici, la disposizione dei lotti, la presenza di strade e piazze. Sebbene i lotti dell’intera area del Lenné-Dreieck siano stati realizzati da più investitori (Otto Beisheim, Bischoff&Compagnons, Bankhaus Delbrück e Atricom Immobilien), le costruzioni seguono il piano di coordinamento edilizio definito nel 1996 (a cui è stato integrato anche l’attuale Henriette-Herz-Park, nella cui realizzazione sono stati coinvolti gli architetti paesaggisti Thomanek e Duquesnoy). A causa dei lavori per la realizzazione sotto quest’area del tunnel per la linea ferroviaria interrata e per la nuova Regionalbahnhof, i lavori poterono iniziare solo nel 2000. In questa occasione Hilmer+Sattler elaborarono un masterplan più dettagliato, in cui vennero date indicazioni inerenti il fronte strada, la formazione dei blocchi edilizi, la larghezza delle vie esterne ed interne, la formazione di una piazzetta centrale. Gli autori hanno concepito questo progetto urbanistico come "l'interpretazione contemporanea della città europea con edifici a blocco, strade e piazze". Il Beisheim-Center occupa grande parte del Lenné-Dreieck e si compone di cinque unità edilizie che si estendono dal lato settentrionale di Potsdamer Platz al Tiergarten. Gli edifici sono: l’Hotel "The Ritz-Carlton" Berlin + Tower Apartments e il Bürogebäude Berliner Freiheit (uffici su 10 piani e 6 negozi al piano terra, che ricorda in modo esplicito il First Leiter Building di Le Baron Jenney, Chicago, 1879) di Hilmer+Sattler; il Bürogebäude Ebertstraße di Modersohn&Freiesleben (10 piani di uffici e 2 negozi al piano terra); il Marriott International Hotel di Albers (379 stanze e suite); il Parkside Apartments di Chipperfield (36 appartamenti da 150 a 355 mq e 4 negozi al piano terra). Essi sono raggruppati attorno ad una nuova piazzetta, la Inge-Beisheim-Platz, con una scultura centrale (Phoenix, dell’israeliano Graetz). Il complesso, sebbene realizzato da quattro diversi studi di architetti, si presenta unitario dal punto di vista formale e dei materiali usati; al vetro e all’acciaio utilizzato in altri lotti che si affacciano su Potsdamer Platz, è stata preferita la pietra naturale, rifacendosi esplicitamente alla "Berlino di pietra" del primo Novecento. L’urbanistica e l'architettura si basano sul concetto della "verdichte Stadt" (città compatta e ad alta densità) con forme essenziali tipiche degli anni Venti/Trenta. Fatta eccezione per l’edificio di testa, gli edifici hanno un'altezza di gronda unitaria di 35 mt. Sebbene a pochi metri da una delle aree più trafficate di Berlino, negli uffici delle grandi multinazionali e negli appartamenti privati interni del Beisheim-Center, regna il silenzio. Infatti si distingue dalle aree confinanti per l’assenza di gallerie commerciali e luoghi di intrattenimento; solo al primo piano dei lati esterni si trovano ristoranti e negozi. Negli appartamenti privati della Tower Apartments e del Parkside Apartments, per la prima volta in Germania è stato messo in pratica il concetto, proveniente dagli Stati Uniti, del "Wohnen mit Hotelservice" (vivere con servizi da hotel a cinque stelle), in quanto i residenti possono usufruire direttamente nella propria abitazione dell'intera gamma di servizi e infrastrutture del lussuoso Hotel "The Ritz-Carlton". Con la sua inaugurazione, avvenuta nel 2004, è stata completata la riqualificazione urbanistica di Potsdamer Platz.

HOTEL "THE RITZ-CARLTON HOTEL" BERLIN + TOWER APARTMENTS, 2002-2004
L’edificio di maggior prestigio del Beisheim-Center è quello di Hilmer+Sattler. Occupa la punta meridionale del lotto ed è la costruzione con la quale il complesso si affaccia su Potsdamer Platz, accanto al Sony Center. La sua presenza e la sua forma aumentano la molteplicità di funzioni e linguaggi compresenti attorno a questa piazza storica. È stato concepito in coppia con la Delbrück-Haus di Kollhoff; entrambi, infatti, coi loro 70 mt si affacciano sul lato nord di Potsdamer Platz, contribuendo a caratterizzare la piazza in termini tipicamente urbani. Le due alte costruzioni, dalle forme molto simili, compongono una sorta di porta d’accesso verso il Lenné-Dreieck/Beisheim-Center. Si compone di un blocco più basso strutturato in tre massicci corpi di fabbrica perpendicolari tra loro, sulle cui coperture sono stati ricavati giardini pensili, e di una torre che raggiunge un’altezza di 72 mt. Il blocco più basso contiene l’Hotel "The Ritz-Carlton", appartenente alla prestigiosa catena alberghiera americana. È alto 35 mt, esattamente come tutti gli edifici che occupano il Lenné-Dreieck, quelli interni al quartiere DEBIS e quelli che delimitano Leipziger Platz. È un hotel a cinque stelle, di classe superiore, tra i più lussuosi di Berlino. Dispone di 303 stanze di 40 suite, oltre a 4 ristoranti, sale congressi e una grande sala da ballo. L’imponente hall d’ingresso, che si sviluppa su due piani, è segnalata esternamente da un’ampia tettoia; contiene uno scalone con colonne in marmo e lampadari in cristallo. Le stanze sono arredate con legni pregiati, ottoni e mobili appositamente realizzati per l’hotel. Al piano terra sono presenti 3 negozi. Sull’angolo Potsdamer Platz/August-Hauschner-Straße si innalza la Tower Apartments, la torre che, dal 12mo al 18mo piano, contiene 14 appartamenti di lusso da 230 a 580 mq, i cui proprietari possono disporre dei servizi e del personale dell’hotel. L’accesso avviene direttamente da Potsdamer Platz, a fianco dell’ingresso all’hotel. La verticalità della sua facciata principale è accentuata dalle lunghe lesene scanalate, che conferiscono eleganza e leggerezza alla torre. Nella copertura in pietra sono incise le lettere "B" e "C", alte 2 mt, che ricordano il proprietario del Beisheim-Center. Con la punta metallica posta sulla cuspide, la torre raggiunge gli 82 mt. La particolarità di questa architettura è sottolineata anche dalla presenza di finestre in bronzo e in pietra. Nel suo insieme, l’edificio di Hilmer+Sattler si presenta come un’opera di lusso, classica e tradizionale, completamente differente dai grattaceli leggeri e trasparenti di Jahn e Piano su Potsdamer Platz. Come nelle vicine torri di Kollhoff, la sua architettura si basa su linee pulite, forme geometriche, superfici completamente in pietra. Le facciate color crema presentano un sistema regolare di trifore inserite entro una griglia geometricamente uniforme, definita da sottili travi e da lesene scanalate. Il linguaggio utilizzato nel blocco di base, con le sue forme geometriche e il colore bianco, si rifà in modo esplicito alla Neue Sachlichkeit berlinese dei primi anni Venti. La torre è invece un’evidente allusione ai grattacieli per uffici e agli alberghi di New York e di Chicago, in particolare quelli di Sullivan, tra fine Ottocento e inizio Novecento. Altri riferimenti sono riscontrabili anche alla tradizione dei grand-hotel storici, realizzati a Parigi, Nizza, Montreux, quando lo stile Art Déco raggiunse il suo massimo splendore. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati).