Bruno TAUT, Siedlung Schillerpark, Berlin-Wedding, 1924-1928
Nel 1924 Taut ricevette l’incarico dalla Berliner Spar- und Bauverein di elaborare un insediamento residenziale destinato ai lavoratori, basato su concezioni adeguate alle esigenze
moderne. Una volta ultimato, sarà il primo intervento urbanistica nella Berlino della Repubblica di Weimar e il primo in cui vengono integralmente sperimentate le nuove teorie inerenti
l’abitazione urbana a carattere sociale. L’intervento ha preso il posto di un piano elaborato nel 1914, ma non realizzato, che prevedeva la creazione di un complesso residenziale
composto da edifici tradizionali a blocco chiuso (Blockrandbebauung). Sorto a nord dello Schillerpark, occupa un’area rettangolare delimitata da Dubliner Straße, Corker Straße,
Barfusstraße e Bristolstraße; internamente è attraversato da Windsorer Straße e da Oxforder Straße che lo dividono in tre lotti quadrilateri paralleli. Rispetto ai suoi precedenti
interventi in ambito residenziale, Taut abbandona il modello della città-giardino, per ispirarsi ora ai recenti modelli olandesi elaborati da Oud, con l’obiettivo di creare nuove
tipologie abitative per i lavoratori, all’interno di complessi residenziali più igienici, sani e piacevoli, ai margini della città industriale. L’insieme è costituito da edifici in
linea a 3 e 4 piani con tetti piani. Seguendo le indicazioni del Regolamento edilizio di Berlino, l’architetto ha usato la tipologia tradizionale del Blockrandbebauung, aprendola
però agli angoli e sostituendo la corte pavimentata chiusa con il verde continuo. Ne è di conseguenza risultata una composizione d’insieme con edifici raggruppati attorno a cortili
quadrilateri aperti. Nei tre lotti, dal 1924 al 1928/30 furono realizzati 303 appartamenti di varia metratura. Nel primo e nel secondo (1924-25), gli le stecche sono
raggruppate intorno ai cortili, ma sfalsate tra loro in modo da creare prospettive dinamiche e rendere più vivace l’insediamento. L'espressività delle facciate in mattoni a vista,
rivelano influenze con l'edilizia della Scuola di Amsterdam. I due edifici su Bristolstraße sono caratterizzati da sporgenze e rientranze, dalla combinazione tra mattoni rosso scuro e intonaco
bianco e dall’alternanza tra balconi e logge che rendono le facciate plastiche e vivaci. La strutturazione degli interni è leggibile all’esterno mediante la successione della tipologia
del "Dreispänner" (edificio in linea formato da un corpo centrale sporgente e da due corpi laterali leggermente arretrati). Altra novità è il "durchgehende Drempelgeschoss",
il piano ininterrotto del sottotetto dove sono ospitate le lavanderie e gli stenditoi comuni, la cui presenza è leggibile in facciata dalla sequenza di finestrelle rettangolari. In questi
primi lotti è stata abolita anche la gerarchia architettonica fra facciata principale e facciata secondaria. Nel terzo lotto, definito da Oxforder Straße/Corker
Straße/Barfusstraße/Bristolstraße e realizzato dal 1925, il Dreispänner viene abbandonato in quanto troppo costoso. I nuovi edifici mostrano la tendenza alla geometrizzazione
architettonica e alla semplificazione dei prospetti, che ora risultano meno suggestivi. Tutti gli edifici però sono stati realizzati seguendo il principio del "vivere in modo
trasparente" (mediante grandi finestre dal pavimento al soffitto, balconi continui, logge sporgenti); in questo modo gli spazi collettivi si dispongono in continuità con quelli domestici.
Le corti-giardino non sono concepite come spazi legati solo alle unità abitative che vi si affacciano, ma come aree funzionali alla socialità e al gioco per i bambini. Il cortile, quindi,
non ha solo valore compositivo, ma anche igienico/funzionale, psicologico e porta ad un netto innalzamento della qualità della vita. Gli alloggi sono tutti di alta qualità
per la presenza di bagno interno, cucine e ampi balconi orientati verso il sole. Nel 1951 Max Taut (fratello di Bruno Taut) ricostruì la parte distrutta durante la II Guerra mondiale.
Negli anni 1954-1959, Hoffmann ampliò l’insediamento realizzando il lotto al di là della Corker Straße con edifici che si richiamano a quelli di Taut. Dal 1991, diventato monumento
tutelato, l'intero quartiere, compresi gli spazi verdi, è stato ristrutturato e riportato allo stato originario. Dal 2008 fa parte del Patrimonio mondiale dell'UNESCO.
(testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)